lunedì 11 gennaio 2010

Usa on the road live: San Francisco-New Orleans (9° giorno)

9° giorno: Los Angeles - Death Valley (9 gennaio)

Oggi è stata fondamentalmente una giornata di percorrenza. Partiamo di buon ora per evitare il traffico intenso della metropoli californiana, la nostra direzione è la Death Valley.
Nonostante gli accorgimenti impieghiamo più di un'ora per uscire dall'anello della città e poco a poco il traffico si fa più scorrevole.

Prima tappa intermedia del nostro percorso è stato Calico Ghost Town. Questa cittadina è nata nel 1881 durante il grande boom dell'argento in California. Situata a fianco della Mountain King, Calico ebbe il massimo splendore tra il 1881-1896, ma la fine dell'argento portò al totale abbandono della città nel 1904, da allora  divenne una città fantasma ma è rimasta una dei pochi campi minerari originali del vecchio West, gli edifici rimasti sono stati accuratamente ricostruiti per far rivivere l'epopea di quei tempi. Parecchi attrezzi e qualche struttura sono ancora quelli originali del tempo. Chiaramente tutto molto turistico perché oggi ci sono gli immancabili negozietti e ristoranti, ma comunque per chi transita da quelle parti ne consiglio la visita.









Ripartiamo per la nostra destinazione attraversando il deserto del Mojave, ovunque ti giri vedi una landa desolata e brulla e questo scenario ci accompagna per quasi tutto il percorso.





Finalmente prima di sera arriviamo nella Death Valley e anche il panorama cambia. Sta quasi calando il sole e abbiamo appena il tempo per visitare un paio di punti di interesse, vediamo il Zabriskie Point, oltre che avere una veduta spettacolare, è stato reso famoso dall'omonimo film di Michelangelo Antonioni. Il nome Zabriskie deriva da Christian Brevoort Zabriskie, che  fu all'epoca il vice-presidente nonché il general manager della Pacific Coast Borax Company, famosa per l'estrazione e il trasporto di borace dalle miniere della Death Valley tramite i "twenty mule teams",  che era composta da diciotto muli e due cavalli.







Al tramonto ci siamo diretti al secondo punto panoramico ed abbiamo visto Artist's Palette così chiamato perché al calare del sole la luce che illumina  le pareti della montagna lo rende simile alla tavolozza piena di colori di un pittore.


Nessun commento:

Posta un commento