sabato 3 aprile 2010

Treviso e CastelBrando

Treviso è una cittadina molto carina circondata da una cinta muraria eretta dalla Repubblica di Venezia come difesa militare. E’ consigliabile compiere tutto il giro esterno di circonvallazione per poter vedere le tre splendide porte d’accesso della città ancora esistenti. La mia scelta è stata di iniziare il percorso da porta San Tommaso (la macchina l’abbiamo lasciata fuori dalle mura al parcheggio dello stadio, molto grande e gratuito). Non tutto è documentato con foto causa pioggia, e nemmeno il percorso che mi ero prefissata sono riuscita a completarlo ma in ogni modo provo spiegare alcune cose.
La facciata esterna di Porta San Tommaso è rivestita completamente di pietra d’Istria, ed è caratterizzata da sei colonne posate su dei basamenti a brugne, in alto terminano con dei capitelli corinzi che reggono l’architrave del tetto. (Potrei dire che queste nozioni sono una mia rimanenza di storia dell’arte ma in realtà l’ho letta :-)) Tra le colonne sporgenti dalla facciata sono inserite composizioni di armature e stemmi. Nel mezzo dell’arco c’è una statua del leone di San Marco e sempre nel mezzo dell’arcata c’è una scritta in lingua veneta “Porta de San Thomaso”, mentre sulla facciata interna la stessa scritta ma in latino.

Da Porta San Tommaso girando a destra e prendendo via Sant’Antonio da Padova si arriva a Piazza San Francesco dove si trova appunto la chiesa di San Francesco. Si tratta di un edificio in mattoni, risalenti alla metà del 1200. Testimonianze dicono che la chiesa fu costruita grazie  a contributi del comune e di numerose famiglie che per farsi ben volere dai frati Francescani dettero numerose elargizioni che consentirono di completarla oltre impreziosirla con dipinti, monumenti funebri, altari, che poi furono quasi totalmente persi dalla soppressione religiosa per ordine di Napoleone per non dire della demolizione del convento. Sempre per opera di Napoleone la chiesa fu divisa in tre piani, e subito tre trasformazioni, prima in caserma militare, poi a stalla e infine a magazzino. Solo un secolo più tardi con l’aiuto di tutta la cittadinanza fu restaurata e riaperta.

Dalla chiesa di San Francesco proseguendo per via S. Parisio si arriva all’isola della Pescheria all’interno del bacino del Cagnan Grande. La Pescheria è costeggiata da ippocastani ed è sede del mercato del pesce.


Da qui si prosegue per piazza San Leonardo (in questa piazza oltre quella del Duomo e dei Signori, i banditori del comune davano lettura dei bandi, preceduti da suoni di tamburo e trombe per invocare il popolo al silenzio) per arrivare in via Martiri della Libertà dove si trova la Loggia dei Cavalieri, si tratta di una struttura quadrilatera in laterizio stile romanico che si apre in tre lati con archi a tutto sesto sopra a delle colonne e capitelli in pietra viva. Pare sia stata costruita come salotto per ritrovo dei nobili per il gioco degli scacchi o altri svaghi.

Immettendoci in via Martiri della Libertà e girando a destra per via Filodrammatici si arriva a Piazza Monte di Pietà.

Il Monte di Pietà di Treviso è di proprietà di Gruppo UniCredito Italiano, nella storia la funzione di questo istituto era di combattere il prestito usurario dando la possibilità di prestiti a basso interesse in cambio di oggetti lasciati come pegni. Interessante la cappella dei rettori caratterizzata da affreschi con immagine sacre.

Prendendo per via S. Michele si arriva a Piazza S. Vito e proseguendo per l’omonima via si arriva all’arcata del Portego Scuro, l’antico ghetto ebraico dove si vede il canale dei Buranelli.
E’ un posto molto caratteristico dove le case e portici con gli archi si affacciano sull’acqua.



Risalendo il portico affacciato al canale si trova un ponticello di ferro battuto e più avanti una targa con parole di Eugenio Montale per indicare la casa di Giovanni Comisso un scrittore trevigiano.




Ovviamente non poteva mancare piazza dei Signori con la Torre Civica, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo dei Trecento.



Proseguendo per via Calmaggiore si arriva a Piazza Duomo con il relativo duomo in stile romanico e il suo campanile non completo (ho letto che questo è dovuto seconda tradizione per volere dei Dogi di Venezia, per impedire che superasse in altezza il campanile di San Marco).



Da piazza Duomo mi sono diretta alla chiesa di San Nicolò (stile romanico-gotico).



 
Girando a fianco della chiesa si trova un chiostro per accedere alla Sala del Capitolo



Per poi spostarmi sulla riviera del Sile. Vi è un punto dove il Cagnan Grande si incontra con il Sile che nel periodo delle piogge si può osservare un fatto curioso, le acque più scure del Cagnan non si mescolano subito con le acque del Sile più chiare, ma per un certo tratto viaggiano parallele. Per risalire il percorso del Cagnan bisogna prendere il vicolo dello Squero, mentre per una bella veduta del Sile bisogna andare presso la Passerella Onigo (costruita in ferro agli inizi del 1900), attraversandola si arriva in via Tomaso da Modena fino a Piazza Giustiniani per arrivare al Largo di Porta Altinia. La porta è una delle tre vie d’accesso alla città, è stata restaurata dopo i bombardamenti ed è caratterizzata da due facciate totalmente diverse, quella interna molto elegante sembra più un’abitazione, quella esterna sembra una torre di difesa in mattoni.
Purtroppo il tempo non è stato clemente e ho dovuto “stringere” la mia tappa, però c’è da dire che Treviso è una cittadina molto piccola e si gira in poco tempo ed è tutto fattibile girandola a piedi.

Da qui la mia seconda tappa a Cison di Valmarino dove si trova CastelBrando.




E’ uno dei castelli più grandi e vecchi d’Europa con le sue 260 stanze e 9 livelli. Il castello con possibilità di pernottare è anche   visitabile. Come si entra sulla destra vi è un enorme scalone d’ingresso,







i saloni nobili, le sale del 700, e il salone del 500, musei, teatro, terrazzamenti con giardini, piazza interna con chiesa, per il pernottamento camere “standard” arredate con molto gusto tenendo presente lo stile e epoca del castello, o suite fantastiche con tanto di soppalco e salottino. All’interno si trova anche una fantastica beauty farme con tanto di bagno turco, sauna, sauna finlandese, idromassaggio, piscina, in più ovviamente si possono prenotare i vari trattamenti. Ci sono due ristoranti, più vari bar sia all’interno che all’esterno. E’ inutile che continui a descrivere il castello uno fa prima ad andare e provare e vi assicuro che non sbaglierete fare questa fantastica esperienza in più su il sito di CastelBrando troverete qualsiasi informazione. In ogni caso se qualcuno mi vuole fare qualche domanda sono disponibile ma come dicevo sul sito troverete tutto il necessario per soddisfare le vostre curiosità prezzi compresi. Dimenticavo c'è possibilità di un parcheggio sia a pagamento che gratuito se optate per la seconda opzione la macchina va lasciata a valle poi vi rilasciano un pass e risalite con la funiculare oppure la macchina sarà portata e ripresa all'entrata al costo di 5 euro.



Per concludere alcune foto di veduta dall'esterno