mercoledì 24 agosto 2011

Croazia: la bellissima Dalmazia con le sue città e spiagge

Per questa vacanza la nostra destinazione è la Croazia e precisamente a Podstrana 8 km da Split (Spalato) che sarà il punto di partenza per tutte le escursioni che in seguito andremo ad elencare.
Partenza ore 6 del 10 luglio 2011. Il viaggio è stato assolutamante tranquillo privo di traffico che ci ha aiutati a raggiungere la località predestinata in 10 ore considerando anche una buona quantità di soste per pranzo e vari caffé.
Dopo circa 4 ore di questo viaggio si raggiunge il confine italiano con la Slovenia dove percorrendo autostrade o strade ad alta velocità è obbligatorio un bollino autostradale (vignetta) che ha un costo che si riassume così:
Bollino settimanale per veicoli (a quattro ruote) con peso massimo consentito a pieno carico inferiore a 3.500 kg, 15,00 euro.
Bollino mensile per veicoli (a quattro ruote) con peso massimo consentito a pieno carico inferiore a 3.500 kg, 30,00 euro.
Bollino annuo per veicoli (a quattro ruote) 95,00 euro.
Bollino settimanale per motociclette (a due ruote) 7,50 euro.
Bollino semestrale per motociclette (a due ruote) 25,00 euro.
Bollino annuo per motociclette (a due ruote) 47,50 euro.
I bollini autostradali sono in vendita presso i distributori di benzina in Slovenia e nei Paesi confinanti nonché presso le filiali dell’associazione automobilistica slovena (AMZS) e dei club automobilistici delle altre nazioni, negli uffici postali in Slovenia e in alcune edicole, sempre in Slovenia, o semplicemente negli autogril prima di arrivare al confine. Per l'uso dell'autostrada senza il bollino in corso di validità oppure senza il pagamento del pedaggio è prevista una contravvenzione da 300 a 800 euro.
Noi però da buoni italiani abbiamo trovato il sistema di evitare il pagamento della vignetta, perché non è necessario percorrere l'autostrada slovena per solo 10 km e pagare 30 euro, ma bensì la E61 che non è soggetta a bollino. Questo vuol dire che da Trieste potete seguire la SS14 passando per Basovizza e girando a destra per Pesek. Seguite poi la SS14/E61 in direzione del valico di Pesek. Una volta superata l’ex-dogana, continuate sulla E61 seguendo sempre le indicazioni per Rijeka/Fiume. Se volete, una volta attraversato il confine con la Croazia, potete prendere la A7 per Rijeka questa strada riporta in autostrada.
Siamo arrivati a destinazione alle 16, ci hanno consegnato le chiavi dell'appartamento


e dopo aver preso confidenza con l'ambiente, subito in spiaggia per il primo bagno in un'acqua cristallina e devo dire che non si stava niente male dato che la temperatura segnava 38 gradi!
Lunedì 11 luglio: dopo il lungo viaggio del giorno precedente giornata dedicata interamente al mare nella spiaggia sottostante il nostro appartamento. Questa spiaggia si estende per circa 9 km, sicuramente l'albergo più importante è le Meridiene facilmente notabile oltre che per la sua enorme struttura anche per i bellissimi yatch attraccati nel molo antistante.



Martedì 12 luglio: mattinata dedicata alla visita di Trogir (Trau). E' una città che dista 27 km a ovest di Spalato ed  è divisa in tre parti, la prima sulla terraferma, la seconda parte si trova sull’isoletta storica e la terza all’isola di Ciovo

(questa foto è stata presa da internet sul portale di Trogir per  farvi capire meglio come è suddivisa, spero non di aver violato niente)

 e collegata da ponti.


Dal 1997 è entrata a far parte del patrimonio culturale dell'Unesco è conosciuta anche come la  "piccola Venezia" per la caratteristica delle sue vie.
Il nostro tour inizia  dalla porta Nord. (Kopnena vrata porta del XIII secolo che conduce alla città vecchia). La statua di San Giovanni protegge la porta.


Quasi ogni casa a Trogir ha una caratteristica stilistica, stemma o iscrizione. Nel tempo si sono conservati numerosi palazzi, case (la maggioranza di essi risale al XIII secolo) e una decina di chiese.






Nella parte meridionale della città sono state conservate le mura medievali con torri (le altre parti delle mura sono state distrutte all'inizio del XIX secolo).


 Accanto alla porta Sud si trova la loggia, nella quale di notte si rifugiavano coloro che trovavano chiusa la porta della città.  Nella parte Sud-Ovest della città si trova la fortezza Kamerlengo, del XV secolo.


 La fortificazione ospitava i soldati veneziani e il suo nome lo deve a Kamerlengo (Camerarius), l'impiegato veneziano che dirigeva gli affari finanziari. Oggi la fortezza ha la funzione di palcoscenico estivo. Nella parte opposta si trova la torre di San Marco che originariamente era connessa alla torre Kamerlengo con lo scopo della difesa dagli attachi dei Turchi.
Nella parte orientale della città, nella piazza, si trovano la cattedrale,


 il Palazzo del Rettore, ora palazzo comunale (l'aspetto attuale risale alla fine del secolo scorso, quando fu parzialmente rinnovato. Da un piccolo portico si entra in un vasto atrio con una bellissima scalinata in stile gotico. Nel Palazzo risiedeva il Rettore e vi si tenevano le sedute del Grande e Piccolo Consiglio; nel XVII secolo fu adattato a teatro. Durante l'occupazione, gli Italiani incendiarono il palazzo, distruggendo il ricco e prezioso archivio).


la torre dell'orologio con  la loggia pubblica della città (che serviva come tribunale)





e il palazzo della famiglia nobile Cippico.
Accanto all'entrata alla cattedrale di San Lorenzo (è più nota come Cattedrale di San Giovanni) si trova il portale romanico del 1240, il capolavoro é del maestro Radovan, il più noto scultore croato.


 Nel portale è possibile vedere le scene della nascità di Cristo e della sua vita. Accanto al portale, sopra i leoni, si trovano le statue di Adamo ed Eva. Dentro la cattedrale si possono ammirare le opere di Andrija Aleši, Nikola Firentinac, Ivan Duknovic e tanti altri.




Nel centro della città si trovano anche la chiesa di Santa Barbara (la più antica chiesa conservata, la piccola basilica restaurata nel XI secolo), la chiesa di San Pietro (apparteneva all'omonimo monastero), il monastero dominicano di San Domenico e il monastero benedittino di San Nicola con museo.

Entrando dalla porta verde a sinistra si sale sopra al campanile, l'ultimo pezzo che fatica!  causa vertigini,


 però ecco cosa si vede



Mercoledì 13 luglio: mare... Abbiamo scelto la spiaggia di Kava a Slatine sull'isola di Ciovo. La scelta è ricaduta in questa zona perché l'intenzione era quella di abbinare una giornata di sole a un "centro S.P.A. naturale" questo perché consigliato da persone che vi erano già state, avevano raccontato che smuovendo il bagnasciuga l'acqua si intorbidiva per la presenza di argilla bianca e lasciava la pelle vellutata, peccato che di argilla non se ne è vista l'ombra (almeno noi). Però la spiaggia ne è valsa veramente la pena.


La foto non rende la trasparenza incredibile che c'è!


Questa spiaggia si trova nella zona orientale dell'isola ed è a circa 10 km dal centro di Trogir, per entrarvi si paga una quota di 10 kune perché inserita in un parco naturale.

Giovedì 14: Dubrovnik... Levataccia mattutina per accollarsi i 280 km che ci separano dal nostro appartamento alla bellissima città.
Per arrivarci hanno costruito negli ultimi anni un'autostrada che scorre in maniera impeccabile da Rijeka sino a quasi Dubrovnik.  Non essendo ancora completamente terminata, gli ultimi 100 km, più o meno, sono da fare sulla statale costiera che offre un bellissimo spettacolo a livello paesaggistico, ma riduce dradisticamente il tempo per arrivare.
Considerate, partendo da Spalato, all'incirca 4 ore di viaggio e non dimenticate assolutamente la carta d'identità, per un breve attraversamento della Bosnia e Erzegovina.

(in lontanaanza la città)

Dubrovnik, quella che in italiano viena chiamata Ragusa è diventata parte del patrimonio dell'umanità come sito preservato dell'Unesco, non esistono mezzi termini per descriverla con le sue chiese, palazzi, vicoletti acciottolati, piazze in marmo, è semplicemente stupenda.
Purtroppo nella guerra civile tra il 1991 e 1992 venne colpita da circa 2000 bombe. Gli edifici della città vecchia vennero gran parte devastati, e purtroppo anche i carratteristici tetti con le tegole color miele.

(il colore rosso, sono dei tetti rifatti dopo la guerra)

Fortunatamente oggi è stata completamente ristrutturata, e non si può nemmeno sospettare delle brutalità subite.
Due porte, Pile e Ploce, consentono l'ingresso alla città. Il centro storico è completamente chiuso al traffico.
Noi siamo entrati da Porta Pile,


dove vi è il punto d'accesso alle mura. Bisogna pagare un biglietto di 20 kune, e poi via con la prima scalinata.
Famosa per le antiche mura che la circondano Dubrovnick è la città più a Sud della Croazia.


Le mura sono la caratteristica principale e secondo alcuni esperti rappresentano uno dei migliori sistemi difensivi d'Europa. Su queste mura si trovano 14 torri difensive, sono lunghe quasi 2 km, per la precisione 1940 metri e sono tutte percorribili a piedi. Sono state create con altezze e spessori diversi in base alla zona su cui erano destinate per la difensiva (terraferma o mare).
Percorrerle sono uno spettacolo indimenticabile sia verso il mare sia per l'interno della città.




Il nostro problema è stato l'orario in cui abbiamo affrontato questa camminata, in pieno solleone alle 13 circa, (altamente consigliato alla mattina presto o al tramonto) diciamo che camminare sotto i 40 gradi, abbiamo rischiato il collasso, ma non abbiamo ceduto di un passo, imperterriti nel guardare ogni angolo.
Sempre all'entrata della porta, si trova la Fontana di Onofrio, (costruita nel 1438 dal napoletano Onofrio della Cava).


Faceva parte di un acquedotto che portava l’acqua estratta a 12 km dalla città. Delle decorazioni originali rimangono solo 16 maschere scolpite, è dalle loro bocche che l’acqua fuoriesce, e devo dire che ci è stata molto, molto utile! (Volendo li vicino c'è anche una gelatareria, quando c'è così caldo, ogni informazione è buona).
Proseguendo troviamo la Placa o Stradun,


(anticamente una palude che divideva la città slava da quella romana), rappresenta la via principale, 300 metri di pietre bianche, con palazzi, chiese, negozi, bar, ristoranti. La prima chiesa (barocca) che incontriamo è quella di Sant Ignazio.
Alle fine dello Stradun, che sfocia in piazza Luza, c'è la chiesa di San Biagio il santo protettore della città.


Mentre la strada Prijeko è la parallela anche'essa piena di locali e ristoranti.


Pranzo fugace e dopo con le poche forze rimaste abbiamo visitato la chiesa di San Francesco, (si trova in questa via), famosa per la rappresentazione della Pietà, la piazza della Loggia, progettato da un artista italiano, con al centro la Colonna di Rolando, non poteva mancare un giretto a Prijeko e Ulica, sono le strade più belle della città piene di locali, negozi soprattutto gioiellerie.
Poi il palazzo del Rettore con bellissime sculture. Utilizzato spesso per i concerti del Summer Festival di Dubrovnik, il palazzo era il centro amministrativo della Repubblica, oggi è stato trasformato in museo in cui sono custoditi abiti da cerimonia, ritratti, stemmi araldici, monete. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne la domenica, solo la mattina. Di fronte al palazzo tutti i giorni viene allestito il mercato. Sul lato opposto rispetto al Palazzo dei Rettori si erge la Cattedrale dell’Assunzione della Vergine. Nel tesoro della Cattedrale sono conservate le reliquie di San Biagio e altri 138 reliquiari in oro e argento.
La Colonna di Orlando, si trova in Piazza Luza, sormontata dalla statua bronzea di un cavaliere medievale. Secondo la leggenda, Orlando salvò Dubrovnik dall’invasione saracena. La statua fu scolpita nel 1417 e il suo avambraccio teso rappresentava l’unità di misura ufficiale di lunghezza della repubblica, pari a 51,2 cm.
Palazzo Sponza del XVI secolo, ospita gli Archivi di Stato con collezioni di manoscritti che illustrano le vicende della città di Ragusa attraverso i secoli.
Torre dell'Orologio.


Torre del XV secolo la cui funzione era di avvertire la popolazione di un imminente pericolo con le loro campane. La costruzione che vediamo oggi è una replica dell'originale eseguita nel 1920.
Poi la chiesa di Sant Ignazio, si può proseguire per la strada, oppure dalla piazza Luze salire dalla bellissima scalinata. Ospita affreschi della vita di Sant Ignazio fondatore dell'ordine dei gesuiti.


C'è molto altro da vedere ma in una giornata più di così non era umanamente possibile.



Venerdì 15 luglio: mare... Lokva Rogoznica è una piccola località a 9 chilometri dalla città di Omis in direzione Makarska.


Le spiagge a Lokva Rogoznica e i suoi dintorni sono fatte di ciottoli. Oltre ad avere il mare limpidissimo Lokva Rogoznica è immersa nelle pinete, per cui troverete sempre anche un po’ d’ombra. La spiaggia che abbiamo scelto, (quella nella foto) si trova passando  il cartello della località, una galleria, e alla fine di essa  si trova una rientranza dove poter lasciare la macchina, poi si scende da una scalinata. Si può trovare un bar, e un rivenditore di gelati. Se volete un ristorante dovete risalire, oppure sempre salendo e girando a destra poco distante c'è un minimarket.
Sabato 16 luglio: Split/Spalato: ho lasciato un pezzo di cuore in questa città. Come descriverla... bella, fantastica, entusiasmante, viva. Alla sera con le sue luci vi rapisce letteralmente. Non so se si è capito ma mi piaciuta tanto. Praticamente tutte le sere tranne una, che siamo stati a Omis, eravamo la.
Il mezzo per spostarci alla sera è sempre stato l'autobus precisamente il numero 60, così non avevamo problemi di parcheggio e soprattutto arrivavamo davanti alla città vecchia, praticamente entravamo dal mercato della frutta, ma questo per l'andata, il ritorno facevamo due passi e arrivavamo al capolinea, così ti potevi sedere comodamente, perché la fermata dopo, appunto quella del mercato (volendo questa fermata serve anche per andare a prendere il traghetto) c'è un vero e proprio assalto. L'ultima corsa per il ritorno è a mezzanotte. La prima sera abbiamo fatto un giro per il mercato della frutta, rimane qualcosa anche alla sera, ma il suo splendore è di giorno, poi per le bancarelle, ma il richiamo è stato subito dalle luci del palazzo Diocleziano,



 e siamo arrivati subito nella piazza centrale, Peristil, che era il centro di vita pubblica nel Palazzo. Ma anche ora non è da meno. Alla sera c'era un localino, dove facevano piano bar dal vivo, con relativi spettacoli, nelle sere in cui siamo stati noi c'erano dei mangiafuochi. Bravissimi, molto suggestivo.


Il palazzo fu costruito sotto sua decisione nel 295, come una grande villa romana reale, e nello stesso tempo una fortezza militare ben fortificata con la pietra bianca dell'isola di Brac (come più vole ho citato o citerò, anche perché questa pietra fa un po' da sfondo nelle città dalmate). Oggi il palazzo fa parte del Patrimonio dell' Unesco, ed è ancora possibile vedere il vestibolo del palazzo originario, la piazza della fortezza, circondata da un colonnato, il tempio di Giove e i resti del mausoleo, trasformati in una cattedrale.
Le mura circondano la parte vecchia di questa città ed è possibile accedervi all'interno attraverso quattro porte: Porta Aurea o Zlatna Vrata (a nord), all'esterno di questa si trova una grande statua in bronzo di Ivan Meštrovic, che rappresenta il vescovo Gregorio di Nin, (questa entrata va bene se venite in autobus e vi fermate al capolinea, praticamente scendendo verso la città vecchia e costeggiando le mura si arriva a questa porta). Porta Argentea o Srebrna Vrata a est, Porta Aenea o Broncana Vrata a sud (sul mare) e Porta Ferrea o Željezna Vrata a ovest. I monumenti artistici sono quasi tutto concentrati dentro le mura.
Sempre dalla piazza si può vedere il Palazzo Grisogono-Cipci, il Palazzo Papalic, mentre proseguendo dritto per un borghettino (lasciando alle spalle il mercato della frutta) si arriva in un'altra piazza, Piazza del Popolo o Narodni Trg, con il Palazzo del Principe (vi è il Museo Etnologico). Vicino al mare troviamo un'altra piazza la Vocni Trg, dove si trovano i ruderi di un castello. Altra cosa da vedere è il palazzo Milesi, davanti si trova un monumento bronzeo dedicato al poeta rinascimentale croato Marko Marulic. Altra bellissima piazza è quella di Trg Republike. Se volete fare tre piazze di consecutiva, partite dal palazzo Diocleziano (1), come ho spiegato sopra proseguire dritto per il borghetto, e trovate piazza del Popolo, (2), proseguendo arrivate sulla via Marmont, un ampia strada pedonale lastricata, dove ci sono negozi, locali e boutique. Sempre in questa strada potete trovare il mercato del pesce, in questa via trovate la piazza Republike (3), o piazza della Repubblica, caratterizzata dagli edifici in stile veneziano di color rosso.

(Piazza del Popolo, con lo sfondo della Torre dell'orologio) (proseguendo dove si vede l'arco di arriva al Palazzo Diocleziano)

(proseguendo dritto,  si intersica via Marmont, girando a sinistra si arriva al mare, a destra piazza Repubblica) 


Altra passeggiata da fare è la Riva, il lungomare, con innumerevoli caffè e ristoranti all'aperto, fiancheggiata dalle mura del palazzo di Diocleziano.


Dalla Riva partono i traghetti della Jadrolinija per Ancona e Pescara, ma anche per le isole. Da qui noi siamo andati a Brac.
In questo perioco c'è lo Split Festival, con tanti eventi e tanti concerti. Famoso è Busker Festival, un programma di concerti ospitati tra le antiche cantine di Diocleziano, ma la nostra preferenza è ricaduta sui concerti che si tenevano alla Riva.


 Domenica 17 luglio:  Krka (Cherca), proclamato parco nazionale nel 1985, è il settimo parco della Croazia. Si trova nella regione di Sibenik-Knin e comprende un'area di circa 109 km quadrati lungo il fiume krka, che con i suoi 72,5 km di lunghezza e sette cascate è il ventiduesimo fiume della Croazia. È caratterizzato da una flora particolarmente ricca. Sono presenti circa 860 specie e sottospecie di piante, mentre nel fiume si possono trovare diciotto specie diverse di pesci, delle quali dieci endemiche per non parlare delle 222 specie di uccelli e varie specie di rettili.
È facilmente raggiungibile utilizzando l'autostrada che collega Zagabria con Spalato. Ci sono due entrare al parco, una a Lozovac e sulla A1/E65 l'uscita è la 22-Sibenik, in direzione Knin/Drniš/Primošten. Una volta arrivati a Lozovac ci sarà un bus dello stesso ente che gestisce il parco (è incluso nel prezzo il biglietto, e vi porterà nei pressi delle cascate). Dall’ingresso Lozovac potete (tranne a luglio e agosto, così mi hanno detto, però io qualche macchina l'ho vista, quindi controllate questa informazione) arrivare fino al villaggio etnico che si trova all’interno del Parco.
Questo è l’ingresso più vicino per chi vuole andare dirattamente sull’isola di Visovac e visitare il monastero francescano, la chiesa e un museo.
Poi c'è Skardin (io consiglio questa), sempre A1/E65 poi svoltare per l’uscita 21-Skradin, in direzione della statale 56.
Oppure con traghetto da Sebenico o da Zara ma quest'ultimo è un po' lontano, ma per cronaca lo dico.
A Skradin bisogna prendere un’imbarcazione per arrivare al parco nazionale.


 Le imbarcazioni partono ad ogni ora piena, e ritornano dal parco ogni mezz’ora. Come si entra nella cittadina iniziano i primi parcheggi sino arrivare uno grosso vicino al centro. Noi abbiamo parcheggiato vicino a un ristorantino gratuitamente :-)
Da qui bisogna prendere un battello per arrivare all'interno del parco, impiega circa mezz'ora. Le sponde del fiume Krka sono ricche di canneti.


 Navigare sul fiume con quest'acqua verde e tranquilla trasmette una serenità unica.


Dopo una breve camminata si arriva a Skrandiski Buk, la cascata più grande che il fiume crea nel suo percorso verso il mare, formata da ben 17 barriere. Qui si ha la possibilità di fare il bagno.



 Il fiume nel suo percorso forma laghi collegati da cascate e rapide, per raggiungerli bisogna percorrere un sentiero su una passerella immersa in una bellissima vegetazione che trasmette delle vere emozioni con il cinguettare degli uccelli e lo scroscio dell’acqua.






 Nel percorso si può visitare un museo dei mestieri ed un mulino ad acqua. Alla fine si arriva alle cascate di Roski Slap. Tutto il percorso dura circa 2 ore.




Finito di visitare il parco, ed essendoci "rimasta" un oretta ti tempo, abbiamo pensato di impegnarla andando a visitare  Sebenik (Sebenico).
Situata nella parte centrale della Dalmazia, sorge in un golfo che è il porto naturale più protetto di tutto l'Adriatico. Non lontano dal golfo, si trova la foce del fiume Krka.
Abbiamo visitato la parte vecchia della città e anche lei non ci ha deluso con le sue case fatte in pietra, i vicoli stretti con tanti scalini, passaggi con volte e pavimento in pietra.



 Entrando in piazza da visitare c'è la cattedralde di San Giacomo.



 Chiesa simbolo della città, ha la caratteristica di aver le facciate esterne ornate da circa 70 facce scolpite, rappresentanti cittadini vissuti all'epoca. Fu iniziata 1431 e terminata un secolo dopo. Realizzata completamente in pietra e marmo dell'isola di Brac. La Cattedrale è considerata la più grande chiesa costruita interamente con un unico materiale.
Da menzionare sono: la cripta dedicata al vescovo che finanziò la costruzione dell’edificio, il dipinto di Ricciardi (Il dono dei Re Magi), la sagrestia, il coro la cupola e il battistero.
Altri edifici da visitare sono: il Municipio, che si affaccia sulla stessa piazza della Cattedrale, fu eretto nel XVI secolo, ma distrutto a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, oggi è stato interamente rimaneggiato; il museo Civico, espone numerose mostre, ma tutte temporanee; la Chiesa di San Giovanni, è un edificio costruito in stile gotico; il Monastero Francescano, ha esposti numerosi affreschi risalenti al 1300; la Fortezza di Sant’Anna, è la migliore posizione di veduta della città. Per arrivare alla fortezza prima si passa davanti a un piccolo giardino botanico, e poi a un cimitero visitabile.



Lunedì 18 luglio: mare. Bacvice è la spiaggia più polare di Spalato ed anche la più affollata soprattutto durante il fine settimana. Si trova all’incirca a un 1 km dal centro della città in direzione porto traghetti.



E' una spiaggia cittadina di sabbia, adatta anche a bambini perché l'acqua per parecchi metri è bassa, ed è un punto di ritrovo per gli abitanti locali oltre che per gli stranieri, dove giocano a picigin. È un gioco con una pallina dove vienie colpita con una sola mano proiettata in alto, se vogliamo semplificare diciamo una sorta di pallavolo.


Sulla spiaggia sono presenti diversi bar e anche un ristorante/pizzeria. Se volete potete affittare sdraio e ombrellone. Una particolarità di questi posti è che uno può mettersi dove vuole, perché la spiaggia ovunque è libera, quindi può capitare che tu affitti il tuo ombrellone e lettino e a fianco poco dopo arriva qualcuno che si sdraia vicino a te. Ci pensate una cosa simile nelle nostre spiagge? Penso che il proprietario  corra a dietro con una scopa... se va bene :-)

Martedì 19 luglio: Medjugorje  Come arrivare:  dall’Italia proseguite per Rieka e poi Senj da dove una comoda autostrada vi porterà fino a Ravca. Da qui la direzione è verso Prolog, Ljubuskie ed infine Medjugorje.
Medjuogorie è una piccola località della Bosnia-Erzegovina nota in tutto il mondo da quando, nel 1981, sei giovani furono testimoni di un’apparizione mariana, da quel momento sono iniziati pellegrinaggi da tutto il mondo e il Santuario è sempre pieno di fedeli per pregare o chiedere una grazia a Maria.
La parrocchia di Medjugorje fu costituita nel 1892 ma solo cinque anni dopo venne terminata la vecchia chiesa parrocchiale di San Giacomo. Essendo stata costruita su un terreno instabile, ben presto iniziò a franare. Così, già dopo la I Guerra Mondiale, si iniziò a pensare alla costruzione di una nuova chiesa che venne ultimata e consacrata il 19 gennaio 1969. Allora non aveva richiamo ne attenzione, cominciò nell'estate del 1981 dopo le apparizione a diventare un punto d'incontro per milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo.


I resti della vecchia chiesa si trovano in un parco lungo il percorso della croce a sinistra del santuario.
Il Podbrdo è il luogo in cui la Vergine apparve per la prima volta e per i primi tempi. Con questo nome, in realtà, non si indica il monte, ma la zona sottostante. Il nome del monte è Crnica. È una collina brulla e piena di pietre, senza neppure un filo d'erba tra i sassi e quasi senza terra o ghiaia. Devo dire che non è stato niente affatto semplice percorrere questa pietraia sotto 40 gradi.



Nei primi anni, il sentiero era quasi impraticabile. Oggi invece, grazie al gran numero di pellegrini che vi salgono ogni giorno, il sentiero è "molto più semplice", anche se comporta sempre una certa fatica e difficoltà. Sul luogo che i veggenti hanno indicato come quello in cui a loro appare la Vergine è stata eretta una grande croce, conficcata in un mucchio di sassi.
L'8 settembre 2001, in onore del ventesimo anniversario delle apparizioni, una statua della Regina della Pace in marmo bianco è stata posto nel luogo delle prime apparizioni.


La collina si trova nella frazione di Bijakovici, dove abitavano i sei veggenti, a 1,5 Kilometri dalla Chiesa di San Giacomo. Vi si può arrivare dalla Chiesa o percorrendo una stradicciola in mezzo ai campi, detta appunto "sentiero dei campi" o attraverso la strada asfaltata in macchina o a piedi. Noi abbiamo scelto il sentiero.
Circa un chilometro in linea d'aria dalla chiesa di Medjugorje si innalza il monte Krizevac che, unendosi al monte Crnica forma un angolo. Sulla sua cima (520 metri sul livello del mare) il parroco di allora e gli abitanti di Medjugorje hanno innalzato una croce in cemento armato alta 8,56 metri. Sulla croce hanno inciso queste parole: "A Gesù Cristo Redentore dell'umanità, in segno di fede, amore e speranza in ricordo del 1900esimo anniversario della Passione di Cristo".
Nello stesso punto si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo ed il cui pezzo più grande si trova nella chiesa della Santa Croce di Gerusalemme a Roma. La croce è stata completata il 15 marzo 1934.
Secondo la testimonianza dei veggenti, nel messaggio del 30.08.1984, la Vergine ha detto: “Anche la Croce faceva parte del disegno di Dio quando voi l'avete costruita”.
Mercoledì 20 luglio: mare nella nostra spiaggia.
Giovedì 21 luglio: Brac. L'isola di Brac (Brazza) è la più grande isola della Dalmazia e la terza piú grande del Mare Adriatico. L'isola è famosa per la produzione di marmo bianco, usato per costruzioni prestigiose come la Casa Bianca a Washington, il Reichstag di Berlino e il Palazzo di Diocleziano a Spalato, come ho già citato.
Anche se avevamo la macchina la nostra scelta è stata questa: autobus per Split (12 kune, 15 minuti), passa ogni mezz'ora e la nostra fermata era fuori dal cancello del complesso, meglio di così! Traghetto senza macchina (quindi tempo e soldi risparmiati), dopo un ora circa si arriva a Supetar, una cittadina medievale che sorge su una baia dal fondo sabbioso.


Sbarcati vi è subito un pulman che porta a Bol, un'altra ora di strada, stretta e a curve, (sempre più convita della nostra scelta, perché bisogna considerare che Bol si trova dall'altro lato dell'isola). La cittadina è carina ma noi siamo venuti per la famosa spiaggia di Zlatni rat (Punta d’oro), una lingua di sassoli che sembrano velluto al tatto, lunga più di 600 m.


Per arrivare alla spiaggia bisogna percorrere il lungomare ovviamente fatto di marmo bianco in mezzo all'ombra dei pini, nella passeggiata per arrivare alla spiaggia potete trovare bar, e alcune bancarelle.


Arrivati alla spiaggia è il paesaggio che parla.




Qui potete trovare, un bar, chioschetti che vendono macedonia di frutta fresca, crep e patatine, oppure potete optare per il self service che si trova in pineta.


Essendo a forma di cono la parte sinistra è molto più tranquilla, diciamo che la giornata in cui eravamo noi era esente da vento, mentre la parte destra non si poteva stare dal vento fastidioso, però ottimo per windsurf e per kitesurf.





Ultima cosa potete noleggiare ombrelloni e lettini.

Venerdì 22 luglio: mare + Omis. Nemira  è una baia, situata a circa 3 km da Omis in direzione di Makarska , con due belle spiagge di ghiaia. Ci sono ristorante, pizzeria e bar pochi.


Omis (Almissa) è una piccola città, che dista 26 km da Spalato, alla foce del fiume Cetina. Ha un bellissimo centro storico con vicoli pavimentati da lastre di pietra bianca di Brac, tipici palazzi dalmati ed immancabile torre difensiva sulla collina. Alle porte della città potete trovare un parcheggio, 100 metri prima del ponte, (più o meno prendente come punto di riferimento un distributore sulla destra, se vi può interessare questo distributore ha anche il servizio Gpl loro lo chimano pln). Da questo parcheggio, la città vecchia dista 400 metri.
Un secondo parcheggio lo potete trovare dopo il ponte a sinistra. Seguite la strada per 200 m e vi troverete in una galleria dopo la quale potete lasciare la vostra macchina. Già li potete notare dei "pazzi" in arrampicata libera sulla roccia della montagna.
Un terzo posto si trova passato il ponte proseguire sino al al secondo semaforo e girare a destra, si può parcheggiare entrambi i lati.
Come si entra in città, praticamente passato il ponte, inizia una via dove in entrambi i lati sono pieni di bancarelle e negozietti, nella parte sinistra si trovano anche banchi dedicati a frutta e verdura, mentre nelle vie interne oltre a negozi ci sono miriadi di ristoranti. Si possono trovare anche venditori di grappe o vini di produzione propria (ad esempio "prošek", che non c'entra con il prosecco, ma è una specie di passito dolce, oppure malvasia). Capita anche di trovare chi vende dei "pršut" (prosciutti) e devo dire che sono di un buono! Hanno un po' il sapore affumicato, tra prosciutto e formaggi (squisiti) ho fatto di quelle scorpacciate!
Ma Omis non è solamente questo. Ad esempio si può visitare la fortezza Mirabella (o Peovica) del XIII secolo. Si raggiunge seguendo le scale accanto alla chiesa di San Michele. E' una bella scalinata da fare però poi si godere di una vista panoramica imperdibile su tutta Omis, canyon di Cetina ed isole.
Ci sono otto chiese, un monastero francescano con collezione d’arti.
Oppure la fortezza Starigrad (Fortica) del XV secolo. Per raggiungerla bisogna fare una bella "passeggiata", si trova sulla cima della montagna dietro la città vecchia. La salita dura un’ora più o meno.
Per gli amanti del free climbing: prendendo la strada che costeggia Cetina,
(ne ho accennato prima, passato il ponte a sinistra, poi passare la galleria) iniziano ad intravedersi gli appassionati dell'arrampicata libera. E vogliamo parlare del rafting? a Omis non manca niente. Generalemente sono "gite" che durano 3-4 ore, pari a 9 km, aperte a tutti anche bambini (partendo dai 7-8 anni), non sono percorsi difficili quindi non c'è bisogna di un'esperienza particolare. Costa circa sulle 200 kune.



(Purtroppo a Omis ho avuto problemi con la macchina fotografica e non potuto fotografare molto

Da Omis vengono organizzate anche le gite verso le isole Brac e Hvar con i pescherecci e le navi turistiche. Mentre se si prosegue in macchina si possono attraversare paesi lungo la costa come: Duce, (dove puoi trovare una delle spiaggie più conosciute di sabbia lunga circa 4 km), Stanici, (è un posto molto curato e tranquillo, con spiagga mista cioè con sabbia e ghiaie ed acque limpide luogo ideale per i bambini e per una tranquilla vacanza in famiglia.
Ruskamen, (qui le spiagge sono tutte con fondo in ghiaia e ci sono delle belle di pinete che fanno da contorno).
Lokva Rogoznica, (la mia preferita e già citata), Medici, (è un'altra piccola località, essendo un luogo particolarmente pacifico è ideale per le famiglie. Qui si trovano belle spiagge di ghiaia. Mimice, (villaggio dotato di un piccolo porto), Marusici (si trovano spiagge sia in ghiaia che di sabbia), e Pisak (spiagge di ghiaia e rocce).
Sabato 23 luglio: rientro :-(
E ora un saluto agli amici incontrati in questo viaggio






The end












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